Scontro politico in aula, protesta popolare all'esterno del Consiglio Regionale della Liguria. E' battaglia dentro e fuori con Consiglio Regionale che termina con la piena fiducia nel Governatore Giovanni Toti. "18 contrari, 11 favorevoli, la mozione è respinta". Nessun colpo di scena come anticipato dal Presidente ad interim Alessandro Piana poche ore dopo l'inizio della seduta che ha discusso la mozione di sfiducia presentata da PD, Movimento 5 Stelle linea condivisa e lista Sansa, il Presidente Giovanni Toti da settimane agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e voto di scambio e che dalla sua abitazione di Ameglia ha affidato all'Assessore e amico personale Giacomo Giampedrone la lunga lettera, a leggerla in aula il Capogruppo della lista Toti Alessandro Bozzano: "Con una miopia politica con rari precedenti, oggi con questa mozione di sfiducia". "Con questa mozione di sfiducia le opposizioni tentano una spallata politica che non solo non riuscirà nei numeri ma conferma la propria inadeguatezza a guidare questa Regione" scrive Toti nella lettera, "Dopo un decennio di costanti sconfitte politiche ed elettorali la stessa classe dirigente intravede grazie a un'inchiesta della Magistratura la possibilità di recuperare un po' del terreno perduto e lo fa sfruttando l'eco di un'inchiesta", sottolinea, fuori dall'aula l'iniziativa di protesta di Genova che osa un flash mob con decine di scarpe vuote sparse per terra e cartelli con scritto: "La corruzione fa sparire le persone comuni". 20.000 firme raccolte per chiedere le dimissioni del Governatore, nella settimana cruciale per il susseguirsi di testimoni in Procura non comparirà davanti ai PM come persona informata dei fatti il Sindaco di Genova Marco Bucci ricoverato all'ospedale Galliera dopo un delicato intervento.























