"Come sta adesso?" "Bene ragazzi, i miei avvocati non ci sono, mi hanno lasciato solo". "Come mai?" "E quindi vedrò lunedì". Salta così l'interrogatorio di garanzia per l'imprenditore della logistica Aldo Spinelli, tutto rinviato a lunedì quando sarà sentito anche il figlio Roberto, colpa di una dimenticanza, la mancata notifica di convocazione che doveva partire dagli uffici del GIP. "Stia tranquillo che lunedì saprete tutto, male non fare paura a non avere". Al centro della maxi inchiesta per corruzione, che ha portato gli arresti domiciliari il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, Spinelli è considerato il deus ex machina, soldi in cambio di favori per ottenere spazi vitali del porto. L'interrogatorio di garanzie invece per il braccio destro del Governatore. Matteo Cozzani, accusato di corruzione elettorale con aggravante mafiosa, assicura di non essere colpevole e si dice pronto a dimettersi da Capo di Gabinetto. "Ha negato gli addebiti, non ha potuto entrare nel merito delle singole contestazioni, anche perché in questa fase difendersi è ancora sostanzialmente impossibile, la conoscenza degli atti è avvenuta da troppo poco tempo per poterlo fare, confida di riuscire a chiarire tutti gli addebiti a partire da quelli più gravi che gli sono contestati". Toti intanto è indagato anche per falso riguardo alla gestione delle discariche in provincia di Savona e spunta un nuovo filone di indagine: lo spostamento dei depositi chimici da Genova Multedo al quartiere popoloso di Sampierdarena. La Liguria, travolta dallo scandalo, scende in piazza contro tutte le Maxi opere e le speculazioni.























