A due mesi esatti dall'arresto ai domiciliari con l'accusa di corruzione, chiede di tornare libero il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. I giudici del riesame, dopo un'udienza durata un'ora e mezza, si riservano. Decisione che potrebbe arrivare nelle prossime 48 ore. Ferma nella sua posizione invece la Procura di Genova. "La Procura chiede che Toti rimanga ai domiciliari". Per i magistrati rimane il pericolo di reiterazione e inquinamento delle prove anche se Toti, sospeso dall'incarico, non svolge più il suo ruolo di amministratore ne intende ricandidarsi alle prossime regionali nel 2025. "Ci sarebbe una possibilità di intervenire grazie alla sua influenza, anche se sospeso, e ha detto che hanno bisogno di ancora un po' di tempo per individuare ulteriori soggetti da sentire". Una misura oltremodo restrittiva, e non più necessaria, per la tutela dell'inchiesta, spiega il legale di Toti che in alternativa, chiede il divieto di soggiorno a Genova o l'obbligo di dimora ad Ameglia dove risiede e dove si trova ai domiciliari. "La legge Severino, articolo otto comma due, dice che anche in questo caso scatterebbe la sospensione, quindi sarebbe sospeso. Questo però alla Procura non va bene lo stesso".