Sono armati, hanno legami con la criminalità organizzata e sono intenzionati, secondo gli inquirenti, a costituire un movimento denominato partito nazionalsocialista italiano dei lavoratori, ispirato ad una ideologia apertamente filo nazista, xenofoba e antisemita. La polizia ha individuato in varie città italiane, l'esistenza di una vasta e frastagliata galassia di soggetti accomunati dallo stesso fanatismo e legati a gruppi dell'estrema destra. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati fucili esplosivi, armi di ogni tipo, materiale divulgativo e simboli nazisti. Le indagini erano state avviate due anni fa dalla Digos di Enna, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Caltanissetta. Sono 19 gli estremisti di destra, per i quali si ipotizzano i reati di costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere. Oltre ad aver definito la struttura interna e territoriale del movimento, oltre ad aver creato il simbolo e redatto il programma dichiaratamente antisemita e negazionista, avevano condotto attività di reclutamento e proselitismo, pubblicando quei contenuti sui social, cercando anche contatti all'estero, con l'obiettivo di creare un'alleanza transnazionale tra movimenti di ispirazione nazionalsocialista di Portogallo, Italia, Francia, Spagna. E avevano creato una chat finalizzata all'addestramento dei militanti, coinvolgendo, in qualità di addestratore, un pluripregiudicato calabrese, esponente di spicco della Ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia già referente di Forza Nuova per il Ponente ligure.