Provato, ma con la voglia di andare avanti, il sindaco Sala racconta ai microfoni di RTL 102 e 5, di avere saputo di essere indagato da una telefonata alle 10 di sera dal direttore del Corriere. Prende le distanze da quel sistema Milano descritto nell'impianto accusatorio dell'ultimo filone dell'inchiesta della Procura, che vede altre 20 persone indagate con lui e sei arresti, tra cui quelli e domiciliari del suo ex assessore alla rigenerazione urbana Tancredi e l'ex presidente della Commissione paesaggio Marinoni, per la cui nomina il sindaco è accusato di falso, accusa da cui prende le distanze. "Io ho firmato, rispetto a una proposta che viene fatta da una commissione che ci ha lavorato nei mesi". Rivendica il lavoro, quella Milano del fare cambiata, dice in meglio, ma ammette che possono esserci delle operazioni immobiliari non corrette. "Le operazioni immobiliari che sono state fatte hanno un senso, anzi, le rivendico, è inutile che mi nasconda dietro un dito, è inutile che dica no, non me ne sono accorto. Milano secondo me è meglio di anni fa". Entra nel dettaglio di un palazzo in un cortile, è stato un errore, ammette uno su 300 e assicura le famiglie sospese, che hanno versato anticipi e mutui per cantieri bloccati o mai avviati, che da settembre il tavolo di lavoro con la prefettura cercherà una soluzione. Rivendica i lavori ormai in dirittura di arrivo di Milano Cortina, se le Olimpiadi le abbiamo portate a casa il merito è mio e chiude con quello che è uno dei suoi tarli, la vendita di San Siro. "Prima abbiamo pensato a una cessione in affitto, poi abbiamo approvato la via della ristrutturazione. Adesso siamo alla vendita, ecco per anche dignità personale io voglio portare avanti questa iniziativa, ma deve essere approvata dal Consiglio". .























