"Sapere effettivamente cosa sia successo, perché mio figlio era piena di forza, era un ragazzo energico, in pratica non soffriva di niente. Dicono, forse, ho sentito in qualche intervista fatta anche ai medici che hanno fatto il primo soccorso, che forse, dato che a Capri ieri c'erano 40-41 gradi, addirittura, non lo so, così hanno detto, molte, alcune persone hanno avuto questo malessere, cioè un giramento di testa, uno svenimento. Può darsi che gli sia venuto anche a lui stessa cosa. Era bello fuori, dicevano qualcuno, era bello dentro, ed ora non c'è più. È tutta un'altra dimensione di tempo. Anche l'ossigeno sembra essere diverso". "Lui amava il suo lavoro, tant'è vero che, pur avendo un contratto stagionale, a lui non interessava. Tutte le mattine scendeva, andava al lavoro, anche se a volte l'azienda stava in sofferenza, non percepiva lo stipendio, lo percepiva in ritardo, però lui sempre, sempre. Era un ragazzo pieno di vita. Un ragazzo volontario della Croce Rossa Italiana". "Era un ragazzo che per il lavoro, dava corpo e anima". "Di questa cosa ne ha tesoro, ne ha fatto il suo motto di vita: chi simme nuje pe giudicà".