"Noi non abbiamo una spiegazione di quello che è successo perché i nostri tecnici non si spiegano di come sia potuto accadere. Quello che possiamo dire è che dal punto di vista del regolamento di EAV, il direttore di esercizio, che è un giovane ingegnere di grande livello, culturale, professionale ed umano ha posto in essere tutto quello che doveva essere posto in essere. Prima di aprire una funivia ci sono tre mesi di prove, tre mesi di controlli, e poi i controlli vengono ripetuti tutte le mattine. Le funi vengono sottoposte a radiografia, a controlli, cioè quindi ovviamente evidentemente qualcosa, non ha funzionato, non sappiamo cosa, se un evento eccezionale, non previsto, se errori umani, tutto ciò lo stabiliranno gli inquirenti. Peraltro, la persona che è deceduta delle quattro, cioè un nostro dipendente, lo conoscevo molto bene, è il fratello, del mio autista fratello, perché sa l'autista in questi casi diventa una persona, a me cara perché viviamo insieme buona parte della giornata, ci giriamo da tutte le parti. Quindi conoscevo lui, ho visto la moglie ieri affranta, ci siamo abbracciati, vieni abbracciato, quindi c'è una grande commozione. Noi faremo una commissione interna di indagine, ci avvaleremo delle migliori professionalità esterne, indipendenti. Collaboreremo in tutti i modi, come è ovvio e come è giusto che sia, come sempre facciamo con le autorità che indagano in questa vicenda, quindi dobbiamo essere rigorosi, non emotivi dal punto di vista dell'analisi, non giustiziaristi, non lassisti, più equilibrio, ma l'equilibrio lo avranno sicuramente chi è tenuto a fare giustizia di questa vicenda drammatica". .