Rischio di reiterazione del reato e pericolo di fuga, con queste motivazioni, la Procura di Brescia, ha chiesto l'arresto di uno dei due turisti tedeschi a bordo del motoscafo Riva che, sabato 19 giugno, ha travolto e ucciso Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, mentre erano a bordo di una piccola imbarcazione a Salò, sul Lago di Garda. A decidere, sarà ora il Tribunale di Monaco di Baviera, che valuterà il Mandato di Arresto Europeo, firmato dalla Procura lombarda, considerato che i due turisti, sono già rientrati in Germania. Destinatario del provvedimento emesso dalla Procura di Brescia, è il 52enne che, per sua stessa ammissione, era alla guida del motoscafo al momento dell'impatto e che in un video, messo agli atti, si vede barcollare sulla barca fino a cadere in acqua. L'uomo, che non è il proprietario del motoscafo, si è sottoposto all'alcol test, risultato negativo. Il Mandato di Arresto Europeo, è una risposta efficace, commentano i legali della famiglia di Greta Nedrotti: Patrizia Scalvi e Caterina Braga. Intanto, sindaci e amministratori, chiedono un cambio di regole: mi batterò in ogni sede, affinché siano estese le norme previste nell'omicidio stradale, anche alla nautica. Perché questo vuoto legislativo, ha consentito, ai responsabili della tragedia, di non passare nemmeno una notte in cella e questo non è tollerabile, ha fatto sapere, subito dopo l'incidente, Giampiero Cipani, il Sindaco di Salò, cittadina dove era nato e viveva, Umberto e dove lavorava Greta.