"Forse correvo troppo, non li ho visti". Così Federico Costantino ha ammesso davanti al giudice per le indagini preliminari durante gli interrogatori di garanzia. Il geometra 22enne è indagato per omicidio stradale. Lunedì sera ha travolto e ucciso Mattia Ruperto di 14 anni, mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Ma Costantino stava andando più veloce del limite consentito in quel tratto di strada, in un quartiere residenziale vicino ad Ostia. Non si è accorto del quattordicenne. Che l'auto fosse arrivata con un missile lo avevano già raccontato anche i 6 amici che lunedì sera erano usciti con Mattia per andare a festeggiare la fine dell'anno scolastico. Durante l'interrogatorio il ventiduenne indagato ha negato però di aver assunto sostanze stupefacenti. Eppure, sottoposto al test tossicologico, quella sera era risultato positivo. Proprio la presenza di cannabioidi rilevata lunedì è alla base della richiesta del PM Andrea Cusani, che segue l'inchiesta, di convalida degli arresti domiciliari per il geometra che è incensurato. Un punto che resta da chiarire: come non è stato accertato se al momento dell'incidente Costantino stesso usando il telefono. Il pubblico Ministero ha disposto il sequestro del cellulare dell'indagato, sui tabulati telefonici verranno effettuati accertamenti per stabilire appunto se al momento dell'impatto l'uomo fosse stato distratto dal cellulare. Un'altra perizia sarà fatta sull'auto del 22enne per accertare sia la velocità di guida sia se il ragazzo si sia effettivamente fermato per prestare soccorso o se abbia cercato di fuggire e sia stato bloccato poi da un guasto al veicolo provocato dallo scontro.