"Stefano aveva tanto da vivere ancora con me. Avevamo progetti, non siamo giovanissimi. Ma noi siamo di quella generazione che continua a coltivare progetti. È arrivato uno che non... alle 07.20 del mattino, correva ad una velocità incredibile ed era distratto da altro, io non posso, non posso dire di più perché le indagini non sono concluse." Stefano Giannino stava andando al lavoro nella sede della città metropolitana di Napoli e stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, come del resto in incidenti simili in altri punti della città, tanti altri, a piedi o in bicicletta, giovani, adulti, anziani, adolescenti, bambini. Napoli e provincia, secondo l'ultima rilevazione ACI Istat relativa al 2024, contano il maggiore incremento di morti sulle strade, più 23. Seconde in Italia per numero di pedoni morti 24, uno ogni 15 giorni, l'associazione Napoli Pedala nella giornata mondiale ONU delle vittime della strada, e il Comitato Napoli Città 30 si mobilitano ricordando le tante persone morte in questo modo. "Serve una città che cambia da un punto di vista urbanistico, con delle soluzioni infrastrutturali che, morfologicamente modificano la sede stradale e fanno sì che le auto non corrano, perché quella è la guerra. La guerra alla velocità e alla distrazione." "Questi sono degli omicidi." Nella sola città di Napoli dati del Comune, nel 2024 663 pedoni sono stati coinvolti, feriti o morti in incidenti stradali, quasi due al giorno.























