L'impennata dei prezzi, il caro energia che pesa sulle famiglie e sulle grandi realtà imprenditoriali, sul tessuto produttivo locale, allo stesso modo pesa anche sul mondo del volontariato, su quel terzo settore che trova la sua ragion d'essere proprio nell'aiutare chi vive un disagio e che adesso rischia di trovarsi esso stesso in difficoltà. "Sono ormai mesi che stiamo cercando di farci carico di tutta una serie di problemi che, come per tutte le famiglie, anche per le associazioni di volontariato questo problema rimane, esiste, insiste e ogni giorno lo dobbiamo affrontare. In alcuni casi i volontari si sono dovuti tassare per pagare le spese di carburante. Abbiamo ora tutto il problema dell'energia elettrica." Tante le organizzazioni della solidarietà sociale attive nel Paese. Le Misericordie sono parte di questo sistema, linfa vitale ne sono i volontari. "Siamo presenti in 800 sedi in Italia, abbiamo 100.000 volontari, da 8 secoli ci occupiamo della persona e l'appello che io ho fatto più volte alle istituzioni è quello di avere una risposta. Il volontariato è un patrimonio per l'Italia, produce un prodotto interno enorme, non è quantificabili in termini umani ma le istituzioni, e io lo dico da uomo delle istituzioni, devono rispondere." Che si tratti di trasporto sanitario, di supporto agli ammalati, agli anziani, ai diversamente abili, di accoglienza ai migranti, i volontari cercano ogni giorno di dare risposte alle tante diverse forme di emarginazione e di bisogno. Missione che si complica quando la crisi morde. "Noi ci saremo sempre, come ci siamo sempre stati, continueremo ad esserci. Da cittadini davvero mi domando come uno Stato come il nostro non possa essere affianco e sposare la causa di una società civile, pulita, formante, come siamo noi.