"Come cambia il mondo degli influencer con l'intervento dell'AGCOM?" "Allora, per coloro che le regole le hanno sempre rispettate, e che sono la maggior parte, non cambia assolutamente nulla, per tutti gli altri occorre ricordare che d'ora in poi quello che non si può fare in radio e in tv non si può fare nemmeno da parte degli influencer. Quindi, se c'è la promozione o la sponsorizzazione di un prodotto bisogna chiarire che si tratta di pubblicità". "Come pensate di farle rispettare le regole?" "Dunque, con un sistema che prevede richiami e ordini di adeguare i contenuti che violano le norme, con poi, l'estrema ratio eventualmente anche di sanzioni". "C'è questo tetto di un milione di follower, ci spiega proprio brevemente di che si tratta?" "L'idea è che virtuosamente, a catena, a cascata, si possano adeguare anche quelli che hanno numeri più piccoli. Si tratta anche di un parametro che abbiamo scelto in riferimento alla popolazione. Ci sono Paesi europei hanno messo una soglia, per esempio, addirittura più alta. Ma ripeto: è tutto rivedibile e correggibile in corso d'opera". "Il mondo digitale come cambierà gli italiani?" "Allora, direi che in buona parte li ha già cambiati, anzi penso che non potremo più fare a meno, nelle nostre vite, dei servizi dell'ecosistema digitale: dal motore di ricerca alle App di geolocalizzazione, l'home banking e naturalmente i social media che, forse è utile ricordarlo, hanno contribuito moltissimo ad eliminare molte delle discriminazioni che esistono nel mondo reale e a favorire l'inclusione sociale. Certo, ci sono effetti collaterali. Ci sono fenomeni che vanno nella direzione opposta, cioè di disgregare la coesione sociale, ed è proprio a questo che servono le regole: per eliminarli, per accompagnare l'evoluzione tecnologica e le prossime sfide, che sono già qui, a cominciare dall'intelligenza digitale".