A letto con la febbre: una condizione in cui in questi giorni si trovano molti italiani, soprattutto i bambini. Da quando è iniziata la stagione sono già 1,4 milioni i casi di influenza, di cui 387.000 nella settimana tra il 18 e il 24 dicembre. Lo segnala l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità. Il brusco aumento è iniziato nei primi giorni del mese. I più colpiti sono appunto i più piccoli, sotto i 5 anni, con un’incidenza di 18,9 casi per mille assistiti, e nella fascia tra i 5 e i 14 anni, con 12,6 casi. Le regioni dove si registrano più influenzati sono Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Calabria. Secondo gli esperti, il freddo ha portato a un lieve anticipo del periodo in cui si registra il picco influenzale; un picco che dovrebbe durare fino a metà febbraio. Il virus di quest’anno, fanno notare i virologi, non è più aggressivo di quello dell’anno scorso, come invece si pensava inizialmente. Al momento stanno infatti circolando virus già presenti nella passata stagione influenzale. Ciò significa che buona parte della popolazione dovrebbe essere già protetta e che anche il vaccino dovrebbe offrire una buona copertura. Tuttavia, non si può escludere la comparsa di varianti del virus, che possono avere conseguenze pericolose per esempio per gli anziani. Il vaccino, raccomandano i medici, rimane comunque l’unica arma per proteggersi, anche se questi sono gli ultimi giorni utili. La vaccinazione infatti impiega circa 2-3 settimane per offrire la massima protezione. Per chi è già stato colpito dall’influenza bastano cinque giorni a letto e due a riposo per riprendersi.