Il picco lo si raggiungerà solo nelle prime settimane di inizio anno, ma l'influenza ha già colpito moltissimi italiani. Secondo le stime della rete di sorveglianza Influnet, nella settimana 21/28 novembre, l'ultima di cui sono disponibili i dati, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali causata da una mescolanza di virus respiratori, è passata da 9,5 casi per 1000 abitanti a 12,9. Ovvero, in una settimana 771 mila italiani colpiti. Da inizio stagione sono stati 2,5 milioni i casi di influenza. Che significa che siamo già nella fascia di media intensità, pur non essendo ancora in inverno. "Questa partenza a razzo è sicuramente legata al fatto che per 2 anni, per fortuna, per certi versi, ma eravamo impegnati purtroppo sul fronte Covid, non ci sono state infezioni che hanno rinforzato le difese immunitarie". I sintomi dell'Australiana, come è stata ribattezzata quest'anno l'influenza, sono quelli noti: febbre alta anche fino a 5 giorni, dolori muscolari, raffreddore e inappetenza. Sintomi del tutto sovrapponibili a quelli del Covid. "Questo virus ha gia colpito i bambini più piccoli, della fascia di età 0 4 anni e ora sta diffondendosi fra i proprio familiari. Temiamo che questo virus ci terrà compagnia per alcune settimane, insieme anche e purtroppo lo vediamo, a un rialzo, a un onda di risalita dei casi di Covid. E' fondamentale in questo momento raccomandare la vaccinazione antinfluenzale, la vaccinazione anti Covid un'opportunità per tutti ma sicuramente fortemente raccomandata ai soggetti più a rischio, alle persone più avanti con l'età".