Innovation hub, a Fiumicino nasce l'incubatore di start up

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2 anni fa

Si chiama Ottobot, viene dall'India Ardik Sharma che lo ha inventato, ci spiega che è stato progettato per consegnare Food and Beverage. Qualche articolo del Duty Free mentre si è ad esempio comodamente seduti davanti al gate di imbarco. "Tu stai seduto, ordini e lui arriva e poi premi qui?" C'è anche un robot che pulisce i terminal, muovendosi in autonomia una volta fermo, si trasforma in panchina. E ancora una sedia a rotelle a guida autonoma nata per i passeggeri con mobilità ridotta. Alla prima "call for ideas" hanno risposto in 100 Startup di 16 differenti Nazioni 13 quelle selezionate per questa prima tappa. Il periodo di accelerazione o se volete incubazione in questo innovation.hub un vero e proprio acceleratore di innovazione di 650 metri quadrati nel terminal 1 dell'Aeroporto di Fiumicino, dura 6 mesi. "Abbiamo fatto qualcosa in Atlantia di un po' innovativo, siamo stati fra le prime aziende che hanno messo i nostri piani di sostenibilità al vaglio, all'esame, al voto degli azionisti". "Vedere che possono convivere il mondo dell'impresa il mondo dei giovani, il mondo della ricerca ed è anche emozionante accorgersi che tante di queste iniziative partono forse proprio perché parliamo di aeroporto, di passeggeri quindi di persone da ricercare un miglioramento della vita degli individui" ADR ha pianificato 50 milioni di euro di investimenti per l'innovazione, che ritiene strategica e urgente. "Davvero il prossimo passo è definire un po' quali sono i nuovi standard di eccellenza, cercare di immaginarci e disegnare l'aeroporto del futuro, deve esser un aeroporto Smart che vuol dire funzionale, facile per i nostri passeggeri, sicuro".