Come sarà la sanità del futuro? E come la tecnologia può migliorare le prestazioni di medici e personale di primo soccorso? La risposta sembra essere nella prima ambulanza connesse in 5G che Vodafone ha realizzato in collaborazione con l'ospedale San Raffaele, Regione Lombardia, Azienda Regionale Emergenza Urgenza, comitato di Milano della Croce Rossa Italiana e Altran. Le tecnologie presenti sull'ambulanza connessa mirano a migliorare le prestazioni offerte dagli operatori che si occupano di emergenza urgenza. Grazie 5G si opera in condivisione istantanea tra il personale di bordo dell'ambulanza e i medici dell'ospedale di riferimento, che possono costantemente monitorare lo stato del paziente e garantire l'accesso a trattamenti mirati nel minor tempo possibile. Una telecamera in 4K permette di effettuare videochiamate in alta risoluzione con la centrale operativa e tramite il visore connesso il medico dell'ospedale potrà effettuare una diagnosi da remoto, prima ancora che il paziente arrivi in ospedale. Riducendo, così, i tempi di intervento. Il visore si avvale di un'interazione vocale fornita da un'applicazione di intelligenza artificiale, che permette ai soccorritori di avere le mani libere e continuare a prestare soccorso. Queste applicazioni riusciranno, in futuro, e identificare i volti dei pazienti per recuperarne la storia clinica, eseguire procedure no standard con l'aiuto della realtà aumentata. conoscere nel dettaglio tutte le informazioni mediche, dalle patologie croniche alle allergie ai farmaci, solo per fare degli esempi. Sull'ambulanza connessa è presente una strumentazione diagnosticate, che sempre grazie alla connessione 5G permette alla centrale operativa e all'ospedale di riferimento di monitorare i parametri vitali del paziente fino al suo arrivo in ospedale. Il futuro è ora. Ma in Italia siamo pronti per questo nuovo modello sanitario?.