È la circolare numero 73 dell'INPS a chiarire i dubbi di chi si era chiesto se il bonus babysitter potesse essere usato per pagare i parenti. L’istituto chiarisce che anche nonni, zii e amici potranno incassare il contributo fino a 1200 euro destinato alle famiglie con bambini fino a 12 anni, a patto però, si legge a pagina 5 della circolare, che chi si prende cura dei bambini viva e sia residente in un altro comune rispetto a quello del nucleo familiare che presenta la domanda, dunque non deve essere una persona convivente. Una misura che per la prima volta sostiene e riconosce il prezioso contributo dei nonni e che cerca di andare incontro a chi durante l'emergenza sanitaria ha preferito non fare entrare in casa collaboratori domestici per ridurre i rischi di contagio. Così il bonus, di fatto, si apre alla gran parte delle famiglie. Secondo gli ultimi dati forniti dall'Istat, il 60,4% dei genitori affidano i bambini alle cure dei nonni. Nonni che adesso, dopo la fase acuta dell’emergenza in cui sono stati isolati in un rigoroso lockdown, sono tornati ad occuparsi dei nipoti. Il contributo è valido e può essere richiesto fino al 31 luglio ed è retroattivo a partire dal 5 marzo. Come fissato dal decreto Italia, la circolare specifica inoltre che il bonus può essere richiesto in alternativa al congedo parentale Covid pari a 30 giorni. Si tratta dunque e restano misure alternative.