Sono saliti a nove di cui cinque sono medici, gli indagati dalla Procura di Paola, in provincia di Cosenza, nell'inchiesta sulle intossicazioni da Botulino costate la vita a due persone, sotto accusa l'ambulante che ha venduto i panini con salsiccia e cime di rapa alle vittime e altri 16 intossicati, tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto incriminato e cinque medici di due differenti strutture sanitarie della zona, cui si erano rivolte le due vittime, Luigi Di Sarno e Tamara D'Acunto accusando forti dolori allo stomaco, vista annebbiata e vomito. La vicenda è iniziata lo scorso 03/08 quando le persone intossicate hanno mangiato un panino venduto da un ambulante in un food truck a Diamante. I reati ipotizzati sono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Si tratta di un atto dovuto per svolgere gli accertamenti irripetibili. Infatti martedì sono previste le autopsie e ulteriore analisi del furgone dove sono stati preparati i panini. Oltre alle due vittime ci sono 16 persone intossicate le cui condizioni stanno migliorando grazie alla diagnosi tempestiva che ha permesso di richiedere al Ministero l'antitossina in tempi rapidi. Il focolaio del Botulino, il batterio che produce la pericolosa tossina sembra essersi attenuato e se non ci saranno altri casi nelle prossime 24 ore può considerarsi chiuso. L'Italia, secondo gli esperti, detiene il primato europeo di casi di botulismo in stragrande maggioranza dovuti a contaminazione di verdure sott'olio, in ogni caso per chi volesse produrre conserve fai da te, il consiglio dell'Istituto Superiore della Sanità, è informarsi bene sulle procedure da seguire per evitare la formazione della pericolosa tossina e ricordarsi che bisogna acidificare le conserve con aggiunta di aceto, poiché le spore resistono a bollitura. . .























