Si attendono gli esiti delle autopsie per fare luce sul destino di Hanan Nekhla e Sara El Jaafari, trovate prive di vita sabato 3 luglio nella campagna tra San Giuliano Milanese e Locate Triulzi, dai soccorritori che una di loro aveva chiamato, poco prima di perdere conoscenza. Gli esami sui corpi delle due donne, di origine marocchina, sono stati disposti per chiarire se a ucciderle sia stata la mietitrebbia che l'ha investite o le esalazioni dell'insetticida sparso sulle piantagioni di mais, in cui si erano sdraiate per riposarsi. E per stabilire l'eventuali responsabilità, del bracciante 28enne che guidava il mezzo, indagato per duplice omicidio colposo come atto dovuto, l'operaio ha detto di non essersi accorto della presenza delle due donne, forse addormentate o svenute tra i fusti alti e fitti di granoturco. Si cerca anche di chiarire, se al momento dell'incidente Hanan e Sara fossero sole o in compagnia di due amici, come raccontato dalla cugina di una delle due donne. Se questa ipotesi dovesse essere confermata, bisognerebbe capire perché i due sono scappati e non le abbiano aiutate.