Travolto e ucciso da un autocarro Davide Rebellin. L'ex campione di ciclismo era in sella alla sua bicicletta quando è stato urtato dal camion nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino, sulle strade di casa, mentre il camionista ha proseguito la sua corsa. I Carabinieri stanno setacciando le immagini delle telecamere di sicurezza di un ristorante vicino al luogo dell'incidente, proprio per cercare di individuare targa e modello del mezzo. La prima ricostruzione aveva fatto ipotizzare che il conducente non si fosse accorto dello schianto ma sembra non sia andata così. Proprio nel parcheggio del ristorante, infatti, è entrato quel camion e se da lì è poi ripartito è impossibile che non abbia visto il corpo a terra e la bicicletta. Aveva 51 anni Rebellin e alle spalle una carriera lunga oltre 30 tra i professionisti, chiusa poco più di un mese fa con la Veneto Classic. Per lui, campione di tante corse del nord Europa, non c'è stato niente da fare. La bicicletta accartocciata e irriconoscibile è stata trovata a una trentina di metri di distanza rispetto al punto di impatto, come vediamo nelle immagini del quotidiano L'Arena. A riconoscere i resti della bici è stato uno dei fratelli del campione. Sgomenti i suoi ex compagni, cordoglio da parte delle Istituzioni, dal Premier Meloni al Governatore Zaia, per l'ennesima tragedia della strada che ripropone il tema della sicurezza e del rispetto, obbiettivi ancora distanti se si pensa che sono 103 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane nei primi otto mesi dell'anno.























