Le persone che vedete lavorare tra i fili stanno cablando l'edificio scolastico per una migliore connessione internet nel caso ci fosse bisogno di sdoppiare le classi e collocare una parte degli studenti in altre zone della scuola o, in ultima analisi, ricorrere alla didattica a distanza. Siamo all'istituto alberghiero “Telese” di Ischia, fiore all'occhiello di un'isola a vocazione turistica, ma che già prima del Covid scontava la carenza di ben 20 aule e ricorreva ai doppi turni con 850 alunni di giorno e cento adulti del serale. Con il Covid le cose si complicano ancora e ora si sta cercando ogni modo e ogni altro spazio disponibile per riprendere le attività scolastiche in sicurezza. Mi trovo all'interno della cucina dell'istituto alberghiero “Telese”, un locale di oltre 70 metri quadri che però potrà ospitare meno alunni, ed è per questo che il preside sta cercando di attrezzare anche gli spazi esterni. Noi tra l'altro siamo un professionale, i professionali hanno bisogno dei laboratori perché altrimenti non ha senso la loro attività didattica e quindi stiamo costruendo dei laboratori all'esterno per vedere di consentire ai ragazzi di continuare l'esperienza fondamentale, che è quella, appunto, del rapporto con la pratica laboratoriale. La caccia agli spazi porta anche nel cortile, dove una tensostruttura farà da laboratorio di cucina aggiuntivo. L'ho chiesto a tutti; alla Città metropolitana chiaramente perché è l'ente deputato a risolvere il problema, l'ho chiesto ai sindaci dell'isola per vedere se c'era una disponibilità, l'ho chiesto alla Curia, sto ragionando con Federalberghi Ischia, sfruttando, appunto, le caratteristiche di un istituto professionale, della centralità del laboratorio, per spostare alcune attività in alcune aziende, con tutti i rischi e i problemi connessi però. Oltre a questo ci sono due temi molto importanti: l'organico e la carenza di banchi. Io ho attualmente, rispetto all'organico che normalmente senza Covid mi toccherebbe, grossomodo un 50% di presenze.