Una fotografia del livello di istruzione in un'Europa in cui l'Italia è agli ultimi posti in classifica, la fornisce l'Istat con il report 2019 che prende come riferimento la popolazione tra i 25 e i 64 anni con almeno un diploma. Nel nostro Paese il 62,2% di cittadini, cioè 6 persone su 10, rispetto ad una media europea del 78,8%, dato ancora più basso se riferito a stati come la Germania dove i diplomati sono quasi l'87%, Francia con l'80% e Regno Unito con l'81%. Solo Spagna e Portogallo risultano meno istruite degli italiani con la Spagna, però l'Italia condivide un livello di istruzione femminile maggiore rispetto a quello maschile. Le donne con il diploma sono quasi due terzi del totale, 5 punti in più degli uomini, laddove in Europa la differenza invece è di solo un punto. Le donne laureate, inoltre, sono il 22,4% rispetto al 16,8 degli uomini, ma nonostante la maggiore istruzione trovano lavoro con più difficoltà. Il tasso di occupazione femminile, infatti, è al 56,6%, contro il 76,8 degli uomini. Un divario di genere è più marcato che in Europa. Al sud solo poco più della metà degli adulti ha un diploma superiore, nemmeno uno su 6 è laureato. Nella ricerca del lavoro, infine, resta determinante l'area disciplinare della laurea. L'occupazione più alta è toccata nei settori medico-sanitario e farmaceutico, 86,6%, poi in quello STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e infine nelle aree socioeconomiche, giuridiche, umanistiche e servizi.