Il giorno dopo i caroselli e la festa senza freni, c'è una calma felicità a Napoli. Le bandiere a ogni angolo di strada, nel centro storico e tra i quartieri spagnoli sono rimaste e resteranno così ancora per un bel po'. La vittoria declinata a Napoli è però anche un omaggio a Diego Armando Maradona, scomparso a novembre scorso. "Una vittoria che, calcolando Argentina e Italia, nell'arco di 24 ore, Maradona è presente in tutte e due le Nazionali a questo punto". "Ci voleva, soprattutto con l'Inghilterra. Anche per Maradona. Abbiamo dato, come si dice, diciamo, ancora una dimostrazione di orgoglio italiano, diciamo. Maradona è sempre nel nostro cuore". Per me la cosa più bella è vederci tifare tutti quanti per un'unica cosa. Vedere l'unione". Nel segno di Maradona, dell'unione ma anche dei campani in Nazionale. I più amati: Donnarumma e Insigne. "Orgoglio campano. Donnarumma merita tanto. É stato un grandissimo portiere però complimenti a tutta la squadra, soprattutto al mister Mancini, che ha fatto un lavoro di tre anni stupendo. Ricostruendo da zero dopo la delusione del 2017". "L'Italia ha fatto valere la sua forza. É una squadra giovane e può vincere ancora per tanti anni". La gioia incontenibile dei napoletani non ha dato luogo a incidenti. Anche se è stato praticamente impossibile gestire la folla e gli assembramenti. "Giusto che ci sia stata una festa. Però ci dovevano essere dei contenimenti, almeno dei contenimenti. Però, in questi casi una volta può andare pure bene".