"La lettura e la letteratura consentono di iniziare un dialogo tra generazioni, spesso quando si ha difficoltà a capirsi, soprattutto tra genitori e figli, tra di noi, quando si fa fatica a trovare un modo di comunicare, un libro può aiutare a ritrovarsi. La catastrofe di cui parlo nell'ultimo romanzo è una metafora della nostra vita, del nostro pianeta, della nostra società. Questo non è solo da interpretare in senso pessimista, ma è uno stimolo a ragionare su quello che possiamo fare. Non so quale sarà il prossimo libro. So però che questo è un libro autentico. Quello che volevo dimostrare che c'è coerenza nei libri che scrivo. Quando scrivo i miei polizieschi noir lo faccio a modo mio. Quando affronto un libro come questo, che è differente rispetto agli altri, lo scrivo in modo altrettanto autentico e così sarà per il prossimo".