Vi siete mai chiesti qual è l'impatto reale sul pianeta e sugli esseri umani dei vestiti che con sempre più facilità decidiamo di acquistare, usare per poco tempo e poi gettare? Qual è il vero costo dei nostri guardaroba? A queste e altre domande risponde la docu serie "Junk armadi pieni", sei puntate che accendono un faro sull'impatto sociale e ambientale di un eccessivo consumo di abiti. "Bisogna cercare qualità nel prodotto ma anche nella vita delle persone che li hanno creati e quando ti innamori del prodotto e cerchi questa qualità, la indossi, la provi, la vivi, ti emozioni, automaticamente secondo me riesci a trovare la formula per vivere i prodotti nel modo più responsabile possibile, quindi allungarne la vita nel tempo. Se si buca lo ami talmente tanto, vuoi ripararlo perché non buttarlo via se per qualche motivo ti annoia, dici però mi è piaciuto così tanto magari lo regalo a un'amica invece di gettarlo nel cestino perché non so dove finisce. Questo è un esempio, no? Quello che si può fare che in realtà fino a 50 anni fa era la normalità. Pensa che in Ghana ci hanno detto che quando arrivavano i vestiti di scarso dell'Europa, non si capacitavano del fatto che ne consumassimo così tanti che li chiamavano addirittura i vestiti dell'uomo bianco morto, perché li il vestito i butta via solo quando una persona viene a mancare, purtroppo. Qua invece ci siamo abituati a gettarli via quando pratiche come queste, upcycling lab, scambio di vestiti è la cosa veramente più sostenibile". Sei puntate firmate dai registi Olmo Parenti e Matteo Keffer e prodotte da Sky and Will Media, ognuna dedicata a problematiche diverse, dall'inquinamento delle discariche tessili alla produzione di fibre artificiali che intacca la biodiversità del pianeta allo sfruttamento del lavoro. Un viaggio a tappe, Cile, Ghana, Indonesia, Bangladesh, India e Italia per generare consapevolezza perché ognuno di noi può giocare un ruolo fondamentale per il cambiamento. Dal quattro aprile le prime due puntate saranno disponibili sul canale YouTube di Sky Italia e On Demand su Sky e Now. A partire da sabato otto aprile la docu serie sarà proposta anche su Sky Tg24.