La battaglia persa contro gli incendi in Sicilia

Mai così tanti tutti insieme. In Sicilia 130 incendi divampati contemporaneamente e 400 ettari bruciati in soli due giorni. Roghi che in città come Palermo e Trapani e sulle isole da Pantelleria a Lipari hanno distrutto boschi sulle montagne e minacciato, nei centri urbani, villette e palazzi. Un'estate con temperature roventi cominciate a maggio. E ogni anno è peggiore del precedente. Il rischio è di abituarsi ad una situazione che non è affatto normale, avverte Legambiente. "Gli incendi diventano come un fenomeno che dobbiamo accettare perché siamo in estate e perché c'è troppo caldo. Non è così e non può essere così. Perché ogni incendio distrugge non solo ambiente, natura, biodiversità ma contribuisce a questo aumento della temperatura". In un territorio fragile con l'aumento dei terreni un tempo coltivati, ora abbandonati e sempre più aridi, con un processo di desertificazione in atto all'azione criminale dei piromani non corrisponde un'adeguata risposta. "Si continua a fare troppo poco o direi quasi nulla per fronteggiare questo.. non più un'emergenza.. questa drammatica realtà", "Che cosa si dovrebbe fare sapendo che ad esempio gli incendi vengono appiccati sempre alla stessa ora quando non possono alzarsi in volo i mezzi aerei?", "Noi insistiamo nel dire che bisogna fare la prevenzione. Per fronteggiare gli incendi bisogna prepararsi in inverno non il 15 di giugno quando ormai gli incendi sono partiti e la macchina stenta a organizzarsi. Perché ha pochi mezzi, quando ce li ha, e gli uomini sono sempre più stanchi e sempre più anziani. Utilizziamoli meglio questi uomini. Ci sono luoghi, penso allo Zingaro, dove gli incendi partono sempre nello stesso punto. Si potrebbe intervenire con maggiore efficacia adottando delle misure di controllo del territorio. O con gli uomini o con le tecnologie moderne che noi abbiamo, dai droni alle telecamere". Uomini anziani, mezzi vetusti e una gara da €25 milioni per l'acquisto di 114 nuovi mezzi bloccata da continui rinvii e ricorsi. Saranno in azione non prima del 2023.