Oggi sono otto mesi, otto mesi esatti, che mio figlio Alberto è in prigione. Non possiamo più aspettare. Le nostre istituzioni dimostrino di avere a cuore la vita di un connazionale e si adoperino con urgenza ed efficacia per riportare a casa nostro figlio, mettendo in campo qualsiasi strumento di diplomazia, come è stato fatto in altri casi. .























