"Vivevo un pò sempre con l'ansia, preoccupazione che potesse succedere qualcosa. E passano le ore, un'ora, due ore, tre ore. Telefono spento di mia mamma, telefono di casa spento e telefono di lui spento. Quindi comincio a pensare che qualcosa era successo. In quel momento c'era la televisione della sala accesa e compare una scritta del Tg2 che era morta una donna a Milano, Lorenteggio, e io vado a vedere su internet, sul computer, e lì c'era tutto la foto di mia mamma, l'indirizzo, piano terra, donna cinquantenne in quel momento cado col computer. Anche perché nessuno mi ha chiamato". "E se io arrivavo prima lì?" "Io morivo là, con mia madre". "Tu eri preoccupata per tua mamma?" "Sì" "Si, perché la violenza di tuo padre comunque..." "Era all'ordine del giorno" "All'ordine del giorno. Urla, parolacce, bestemmie, minacce. Ho scoperto da altri programmi che nel '95, quindi io avevo 3 anni, che ha avuto già una coltellata da lui". "Tua mamma però non aveva mai denunciato?" "No, mai. Mai perché anche nel '95 era una denuncia per ignoti. O anche un'altra volta che era andata in ospedale perché lui l'aveva picchiata col bastone per lavare per terra, che aveva riportato dei punti qui. Anche in quel frangente che ero in casa e avevo visto tutto, lei ha detto che era caduto dalla vasca. Invece era stato lui e lui era in ospedale con noi". "E tu assistevi a tutte queste violenze?" "Si, che poi ho avuto anche su di me, comunque. Cioè quando mi ha fatto rotolare dalle scale che sono caduta. Alzava anche le mani su di me". "Il giudice di fatto ha riconosciuto il raptus? Ma secondo te è stato un raptus?" "Lui diceva sempre che l'avrebbe fatto. Perché spesso diceva - Ti ammazzo, ti levo di mezzo, me ne vado in carcere, tanto non ho nulla da perdere - Queste sono parole che mi ricordo sempre perché diceva spesso, riferite a mia mamma". "Non credo che sia stato un raptus. Prima o poi l'avrebbe fatto insomma". "Condannato a 18 anni. Però tu hai un altro tipo di idea di quello che sarà la sua sorte?" "18 anni, adesso il 15 gennaio sono 6 anni e non ti dico ho paura, perché non ho paura di lui, però penso che tra 4 anni potrebbe essere fuori. E quello che non è giusto. Io non devo rinunciare alla mia vita o vivere nel terrore, anche perché io ho un bambino piccolo, quindi... ha bisogno una mamma forte, serena". "Che tipo di aiuto c'è stato da parte dello Stato?" "Dello Stato nessuno. Tutto quello che ho trovato e perché l'ho trovato da sola" "Non c'è stato niente dallo Stato".























