E' un privilegio poter entrare laddove le opere d'arte vengono curate e coccolate. Siamo nel Centro Conservazione e Restauro, la Venaria Reale, che proprio in questi giorni compie 20 anni, è nelle settecentesche Scuderie della Reggia, Patrimonio Unesco che sorge l'Ospedale Dell'arte, otto mila mq e 64 dipendenti. Si tratta di uno dei più prestigiosi e completi centri di restauro al mondo. Qui musei e privati dei cinque continenti portano i loro tesori, dagli arazzi del XVI secolo ai quadri di Andy Warhol, da Kandinsky al dipinto murale pompeiano fino alle mummie egizie. "Noi ci prendiamo cura delle opere d'arte come fosse un vero e proprio ospedale. Quando arrivano fanno la diagnostica. Cerchiamo di capire qual è il problema, come intervenire se effettuare un intervento più o meno invasivo sull'opera. E' questa una valutazione molto importante che compiono i diagnosti insieme ai restauratori". Ecco i laboratori scientifici in cui viene effettuata la diagnosi. Questa è l'unica TAC al mondo che consente di esaminare i manufatti di grandi dimensioni per capire che cosa ci sia all'interno delle opere d'arte. Ma il cuore del centro sono i nove laboratori di restauro. "I nostri laboratori sono divisi per tipologia di manufatti e in questi laboratori si lavora sui dipinti su tela, sulle sculture lignee, ma anche in cantiere, dove troviamo mosaici, dipinti murali o altre tipologie di manufatti". Qui i restauratori con passione e dedizione chini su una tela del 600 come in questo caso con mano sicura e sapiente. Movimenti leggeri che pesano tanto quando si maneggia un'opera d'arte. Che cosa significa restaurare un'opera d'arte oggi? "Significa rimanere agganciati con gli occhi e con l'anima in questo bellissimo rapporto significa poterle trasmettere al futuro. Significa renderle accessibili agli altri, rendere fruibili nel tempo" .