È andato tutto bene, però l'inizio non è stato facile. Adottare tutte le misure richieste, il controllo della temperatura, igienizzazione delle mani, le mascherine, non è stato facile. A pochi passi dal Piave i vitigni accarezzati dal vento di fine settembre, i primi grappoli raccolti a mano dal personale del consorzio Prosecco Doc. Per tutti misurazione della temperatura, mascherina obbligatoria e distanza di sicurezza. Una vendemmia condizionata dalle misure anti covid, ma per la produzione del vino italiano più venduto al mondo, fortunatamente, solo qualche rallentamento. Non abbiamo dovuto richiedere manodopera estera con conseguenti problemi perché la forza lavoro nostra è con noi per tutto l'anno nelle diverse fasi di lavorazione del vigneto dalla potatura, tutto quello che è la gestione manuale del verde. Le misurati anti covid hanno in qualche modo rallentato la vendemmia? Fortunatamente la nostra denominazione gode di un buon livello di meccanizzazione e quindi in qualche modo quello che è venuto a mancare è stato sopperito dalla possibilità di utilizzare le macchine. Quindi il rallentamento è stato più che altro determinata dall'andamento climatico che in alcuni casi ci ha penalizzato. Una vendemmia ottima per quantità e qualità, assicurano i produttori. Sarà un'ottima annata perché le temperature, le precipitazioni sono state ottime. Quindi possiamo dire che sarà un'ottima annata. Questo covid che ha colpito in modo differenziato diversi paesi ci ha fatto vedere un saliscendi che comunque nel complesso segna una possibilita. È divertente pensare che ci igienizziamo le mani con il prosecco. Una sovrapproduzione è stata destinata alla produzione di alcol che verrà utilizzato per i gel igienizzanti.