Ladri d'acqua, a Palermo si disperde nella rete il 42%

Bacini pieni con il 17% in più di acqua rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Siamo in Sicilia dove storicamente l'emergenza idrica è al primo posto. Non quest'anno, grazie alle abbondanti piogge di questo inverno. Ma se gli invasi sono pieni, i nodi arrivano al momento della distribuzione. Dalla Sicilia Acque, la società che gestisce gli invasi e che ha avuto finanziati progetti per 71 milioni con i fondi del PNRR, fanno sapere di aver ridotto le perdite dal 30 al 15% negli ultimi anni. Il problema è quando l'acqua arriva alla rete comunale. La rete idrica della Regione è vecchia, la dispersione ha percentuali altissime in tutte e nove le province. La maglia nera và a Siracusa, dove secondo le ultime stime del report dell'istat sulle infrastrutture idriche in Italia, si disperde il 67% dell'acqua immessa nella rete. Segue Messina, 52% e poi Catania con il 51 per finire a Palermo con una perdita stimata del 42%. Ma spesso come nel caso del capoluogo siciliano, non si parla di tutte perdite reali un buon 15% è da attribuire ai furti d'acqua e agli allacci abusivi alla rete idrica, come ci spiega Alessandro Di Martino, Presidente di Amap: "Noi abbiamo ereditato specialmente in provincia, una rete abbastanza vecchia. Una rete che è di fatto nei comuni della provincia era una rete che è priva di manutenzione ordinaria ma anche di interventi di progettazione anche a lungo termine. Con noi a livello di perdite abbiamo ancora un dato ed è un dato pubblico, un dato rilevante che è di circa del 45% di perdite però dobbiamo fare una distinzione di queste perdite, perché di fatto noi abbiamo perdite su condotta e su reti e quindi certificate, e poi ci sono le cosiddette "perdite apparenti", che sono le perdite dovute a un consumo e di fatto effettuato però non fatturato, e perdite dovute ad allacci abusivi". I problemi più ingenti sono per gli agricoltori l'acqua utilizzata per l'irrigazione viene gestita dai consorzi di bonifica, ma le reti nelle campagne sono colabrodo e le perdite sono altissime. "La rete è disastrosa perché ovviamente abbiamo problemi di manutenzione oggi sicuramente dobbiamo affrontare emergenze, e penso che gli agricoltori non meritino più di vivere in emergenze situazioni che possono essere sistemate. Devo dire anche che nelle ultime ore abbiamo anche avuto delle informazioni positive, perché in alcune zone alcuni lavori sono stati fatti e si riesce a distribuire un po' meglio l'acqua, ma non è l'eccezione che ci può far stare tranquilli". L'approvvigionamento d'acqua in Sicilia al momento, almeno per quest'anno, non sarà un problema ma è necessaria una ristrutturazione complessiva delle reti idriche per le città e per le campagne in una Regione dove, a causa dei cambiamenti climatici, il rischio desertificazione è altissimo.