Passo incerto, borsa a tracolla, sguardo perso nel vuoto. Tra le corsie del supermercato, cerca un'arma, trova un coltello, lo sceglie dagli scaffali con una lama da 20 centimetri. Ecco le immagini che le telecamere di sorveglianza del centro commerciale ci restituiscono di Andrea Tombolini 46enne con problemi mentali che aggredisce 6 persone all'interno del Carrefour di Assago, tutte scelte a caso tra la gente; ne ferisce 5, tra questi il calciatore del Monza Pablo Marì e ne uccide una, Luis Fernando Ruggeri un magazziniere che quel giorno non doveva nemmeno essere lì, ma stava sostituendo un collega alla cassa ed è morto, colpito da un'unica coltellata al torace. Un assalto che dura soltanto 60 secondi, seguono 7 infiniti minuti di panico e disperazione tra la gente che corre in cerca di una via di fuga dalla follia. Davanti alle casse, persone che gridano e feriti a terra. Lì, Tombolini viene disarmato da un impiegato e da alcuni clienti: tra loro, Massimo Tarantino ex giocatore dell'Inter. Eccolo, mentre lo immobilizza, e Tombolini resta bloccato a terra, poi viene arrestato dai carabinieri. Il giorno prima della tragedia, il 46enne era andato al Pronto Soccorso ma si era allontanato prima di essere visto da un medico, che solo 10 giorni fa era stato curato per atti di autolesionismo, su insistenza della famiglia era anche stata fissata una visita psichiatrica per i primi di novembre. Ora è piantonato in un ospedale psichiatrico. Un uomo perseguitato dall'idea di avere un tumore e di dover morire, al PM dopo l'arresto per omicidio e tentato omicidio plurimo ha raccontato di avere inizialmente pensato di togliersi la vita, istinto che in pochi istanti si è trasformato in odio. Ho visto tutte quelle persone felici e le ho colpite per invidia.