Il battello turistico di 16 metri salpa col sole a metà pomeriggio di domenica da Sesto Calende, sponda lombarda del lago Maggiore. A bordo 23 persone, due membri dell'equipaggio e 21 amici che hanno affittato l'imbarcazione per una festa. Comincia a piovere, sale il vento, crescono le onde e il panico dei passeggeri. I testimoni parlano di una tromba d'aria che rovescia, inesorabilmente, lo scafo all'altezza di Lisanza. "Qualcuno riesce ad arrivare a nuoto qui alla riva che dista 800 metri, gli altri vengono salvati dalle barche a vela che in tutta fretta stanno tornando in porto a causa del maltempo. Il bilancio è di quattro morti, due donne e due uomini. Si tratta di due turisti italiani, uno israeliano e una donna russa, moglie dello skipper". "Io ho sentito che questo ragazzo è arrivato a nuoto e ha chiesto aiuto e poi si sono allarmati tutti per dargli soccorso, ha spiegato quello che è successo. Quell'ombrellone lì l'ho preso là in fondo e il gazebo se l'è portato via. È stata fortissima, ma acqua anche, tanta acqua e questa tromba d'aria è stata fortissima, ma forte veramente, mai vista una cosa così". Gli ultimi due corpi vengono recuperati dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco solo la mattina dopo. "Eravamo in una settimana in cui sono successe tante cose, come ovunque c'è stato maltempo, ma nello specifico, né io, né Protezione Civile avevamo un'allerta specifica su Sesto Calende per questa cosa, voglio dirlo, non ci risulta". Complicate le operazioni per recuperare il relitto a 15 metri di profondità che però potrebbe fornire indicazioni importanti per comprendere la dinamica del naufragio. Indaga la Procura di Busto Arsizio che dovrà verificare le condizioni e la capienza della barca e capire perché l'equipaggio non è subito tornato in porto alle prime avvisaglie del maltempo.