Denuncia e ora contro denuncia. Il turista ebreo di origine francese che è stato malmenato e insultato in un autogrill nei pressi di Lainate, nel milanese, ha denunciato i suoi aggressori, i quali lo hanno a loro volta denunciato. Le accuse a vario titolo sono di percosse lesioni aggravate dall'odio razziale. A confronto ora sono le due versioni del fatto sul caso sta indagando la Digos coordinata dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco. Il primo a far emergere la vicenda postando un video sui Social era stato il turista francese di origine ebraica che con il figlio di sei anni si trovava nell'area di sosta sull'autostrada Milano Laghi a fine luglio. Lui sostiene che vedendolo con la kippah, alcune persone lo avrebbero aggredito prima verbalmente e poi anche con dei calci fino a farlo cadere a terra. Per questo aveva acceso il suo telefonino per riprendere la scena. Dopo quell'episodio la sua denuncia nei confronti degli aggressori di origine palestinese. Ora la contromossa, tre di quelle persone assistite da un avvocato, hanno denunciato a loro volta il 52 enne francese, sostenendo che sarebbe stato proprio lui il primo a tirare una testata a uno di loro, colpevole di avergli chiesto di cancellare il video in quanto lesivo della propria privacy e a scagliare un pugno al volto di un'altra persona. Violenze fisiche precedute da pesanti insulti, secondo il legale, rivolte nei loro confronti quando si è accorto che parlavano arabo. Mentre il 52 enne si è medicato da solo, i tre palestinesi sono andati al pronto soccorso e uno di loro ha presentato il referto medico con sette giorni di prognosi. Ora toccherà agli inquirenti stabilire la reale dinamica dei fatti. . .























