Lampedusa è una polveriera. In poco più di 48 ore si sono registrati tre sbarchi e sull'isola sono giunte poco meno di 100 persone. Un'imbarcazione con 36 migranti a bordo è arrivata lunedì, mentre 67 persone sono giunte stanotte scortate al molo Favaloro dalle motovedette della Guardia Costiera. L'imbarcazione con il motore in panne, segnalata da Alarm Phone, non è stata soccorsa in acque sar maltesi, nonostante la richiesta di aiuto. Per questo sono dovute intervenire le unità navali italiane. Ma sull'isola scoppia la protesta. Gli abitanti esasperati dalla quarantena e dall'isolamento a causa del coronavirus non si sentono protetti. "È assurdo" dicono, "che noi dobbiamo rimanere in casa e i migranti che arrivano non vengono nemmeno controllati. Alcuni di loro", aggiungono, "girano indisturbati per l'isola". Per questo motivo si sono uniti in protesta davanti la sede del Comune per chiedere che a Lampedusa per adesso non sbarchi più nessuno. "Gli ultimi 60 migranti giunti questa notte" ha detto il Sindaco di Lampedusa, Totò Martello "rimarranno sul molo fino a quando una nave non verrà per prenderli e portarli via“. “Noi non possiamo garantire la sicurezza ai cittadini e degli stessi migranti in queste condizioni". “Al centro inoltre“, denuncia il primo cittadino “non viene fatta rispettare la quarantena come si dovrebbe“. Per questo ha scritto al Ministro dell'Interno Lamorgese, alla quale chiederà di far stazionare davanti l'isola una nave accoglienza. E intanto l'Italia ha deciso di chiudere i porti a tutte le navi straniere, comprese quelle delle Ong a causa dell'emergenza coronavirus. I Ministri di Esteri, Interno, Trasporti e Salute hanno firmato un Decreto nel quale viene specificato che in questo momento i porti italiani non assicurano i necessari requisiti di luogo sicuro per lo sbarco. Quindi nessuno allo Stato potrà più arrivare.