In realtà, la riduzione del cuneo fiscale ha l'effetto di aumentare i salari perché vuol dire ridurre la tassazione sul lavoro dipendente sui pensionati, e quindi, aumentare il netto in busta paga. Il netto delle pensioni. Quindi, questo è un provvedimento che va fatto che noi chiediamo che il governo lo faccia e in una misura che sia in grado di permettere alle persone di arrivare alla fine del mese cosa che adesso non posso fare per l'aumento delle bollette, per l'aumento dei prezzi, per quello che si sta determinando e poi c'è il problema comunque di rinnovare i contratti nazionali perché oltre a tutelare il potere d'acquisto noi ci dobbiamo fare i problemi di far crescere il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. Questo vuol dire, rinnovare i contratti nazionali di lavoro e vuol dire, da questo punto di vista, metterti nella condizione di investire sul lavoro anche perché, una delle ragioni dei bassi salari, è che c'è troppa precarietà e ci sono tanti, tanti part-time involontari che di fatto, mettono nella condizione le persone di non arrivare. Le do un dato: nel nostro paese, ci sono quasi 6 milioni di lavoratori dipendenti che non arrivano a 10.000 Euro di reddito annuo. Quindi, significa che sono persone che, pur lavorando, sono sulla soglia della povertà. Quindi, per fare in modo che i salari restano in linea con il costo della vita ovviamente, l'una intervento non esclude l'altra, anzi servono tutti e due. Servono tutti e due; bisogna agire su una riforma fiscale anche su un provvedimento straordinario e quindi per questo occorre agire, e poi, serve una riforma, serve un rinnovo dei contratti a partire da contratti penso quello delle guardie giurate che è scaduto da sei anni. Domani tra l'altro c'è uno sciopero che è per un settore che non è certo in crisi e che ancora non viene rinnovato. E alla domanda, dove si vanno a prendere i soldi per gli interventi, io credo che bisogna andarli a prendere, mi consenta la battuta, dove sono. Penso agli extra profitti che sono stati fatti; e stiamo parlando di decine di miliardi che sono oggi determinati da questa situazione di prezzo cresciuto del gas. Ma chi l'ha comprato, l'ha comprato al prezzo basso e, dall'altra parte, penso che non può continuare ad esistere un paese dove la rendita finanziaria paga meno tasse del lavoro dipendente o dei pensionati; e quindi qui, c'è da intervenire: così come bisogna colpire delle diseguaglianze. Non è accettabile che ci siano differenze salariali come succede adesso. Che un dirigente prende 600 volte quello che prende un operaio o un impiegato. Questi mi sembrano temi su cui agire. Senta segretario brevemente: lei ha parlato di precariato, mi viene in mente l'appalto, il subappalto e la sicurezza sul lavoro. Quando parliamo di sicurezza, il tema, uno dei temi di fondo, è questo: che non c'è sufficiente formazione preventiva e soprattutto che è aumentato il lavoro precario e l'appalto nella logica del massimo ribasso. Se noi andiamo a vedere dove stanno succedendo gli incidenti e chi sono le persone coinvolte, molto spesso troviamo appunto dei precari, troviamo delle ditte in appalto e in subappalto, dove la logica è la condizione di quei lavoratori di dover correre di dover affrontare il problema perché la sicurezza e la salute viene ancora considerato un costo, anziché essere un investimento e un elemento di qualità. E poi c'è bisogno di investire facendo assunzioni, di ispettori che si stanno facendo ma con ritardo e poi bisogna investire su tutto il servizio di medicina preventiva del lavoro e della sanità pubblica, che in questi anni, è stato tagliato drasticamente.