Al liceo Volta, dove c'è la più alta media di studenti per classe di Milano, la priorità è una sola: tornare tra i banchi in presenza a settembre. Il piano, per un anno senza DAD, è pronto alla luce dei pessimi risultati degli ultimi INVALSI. "In quei casi in cui non si riuscirà a garantire il distanziamento, che è quell'indicazione arrivata dal CTS un anno fa, il distanziamento in posizione, come dire, seduta dei ragazzi a 1 metro di distanza, solo in quei casi non si ricorrerà automaticamente alla didattica a distanza ma si ricorrerà all'uso dei dispositivi di protezione, prima fra tutto, le mascherine". Per il preside Domenico Squillace con classe da 27-28 alunni l'unica arma è il vaccino e così, alcuni giorni fa, ha scritto ad insegnanti e genitori: vincete le ultime perplessità e vaccinate i vostri figli, è un dovere verso se stessi e verso gli altri. "Ho avuto qualche feedback, qualche risposta da parte dei genitori, alcuni... diversi mi hanno ringraziato per questa cosa, hanno manifestato, come dire, adesione, apprezzamento. Un solo genitore mi ha scritto, devo dire in maniera molto garbata, argomentando il perché, senza convincermi, argomentando perché non avrebbe vaccinato il proprio figlio diciassettenne". Ma la percentuale di studenti immunizzati è ancora bassa: in Lombardia nella fascia 12-19 anni è vaccinato con doppia dose il 9% della platea, il 38 con una sola, le adesioni però sono al 54% con una accelerata da quando è stato introdotto il Green Pass. Fondamentale la percentuale di insegnanti. "C'è poco da girarci intorno, secondo me, almeno il mio parere per quel che vale, tutto il personale... chi fa quei lavori che, per propria natura, prevedono un contatto stretto con un'utenza, con tante persone, deve essere vaccinato".