Acque agitate nella giustizia, nella politica italiana. La trasmissione Quarta Repubblica e il quotidiano Il riformista hanno diffuso un audio finora secretato del giudice Amedeo Franco sulla sentenza del 2013 della Cassazione che confermò in via definitiva la condanna nei confronti di Silvio Berlusconi per frode fiscale. Nella registrazione ambientale Franco, allora relatore della sentenza alla presenza dello stesso Berlusconi di altri testimoni, afferma senza mezzi termini che la sentenza fu, a suo avviso, ingiusta e indirizzata in qualche modo dall'alto. Affermazioni gravi che hanno immediatamente suscitato reazioni politiche e ha indotto Forza Italia a un'iniziativa forte, chiedendo nel corso di una conferenza stampa al Senato l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare. Visto che non si poteva sconfiggere Berlusconi con le elezioni, ricordiamo che è stato l'ultimo Presidente del Consiglio scelto dai cittadini, allora si cercava di sconfiggerlo per via giudiziaria. L'audio esce a 7 anni dalla sentenze, ad un anno dalla morte del giudice Franco, come allegato del ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell'uomo dai difensori di Berlusconi, per avvalorare la riabilitazione dell'ex Presidente del Consiglio. All'indignazione del gruppo dirigente azzurro si è aggiunta quella della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni e quella del leader della Lega, Matteo Salvini, mentre Matteo Renzi ha chiesto approfondimenti per fare chiarezza. Non fu un verdetto pilotato quello emesso dalla Cassazione il 1° agosto del 2013, lo sottolineano alte fonti della Cassazione, rilevando che non solo il fascicolo venne assegnato ad un collegio già costituito ben prima dell'arrivo del faldone da Milano, ma anche che la decisione fu presa in piena concordia dal collegio e che non venne depositata alcuna busta con la dissenting opinion.