"Questa sarà la struttura, diciamo vaccinale. Ora ancora non è finita, però fra una settimana iniziamo, quindi ci sarà da una parte l'accettazione, da un'altra parte l'inoculazione e poi la zona di attesa, dove il paziente aspetterà 15 minuti che non ci siano reazioni avverse". Circa un migliaio le farmacie pronte ad iniettare i vaccini, più della metà a Roma. Da oggi nel Lazio, prima Regione in Italia, è infatti possibile prenotare la propria dose, attraverso il portale Salute Lazio, sempre nell'ambito della fascia d'età, per cui è attiva la prenotazione. Non è possibile prenotarsi direttamente in farmacia, ma solo online e ormai, è questione di giorni. Dal 1 giugno via alle somministrazioni. "Ogni dose sta suddivisa nelle cinque siringhe, all'interno del laboratorio. Quindi in zona protetta chiusa. Inserito in questa borsetta frigo e portato qui fuori, per la somministrazione al paziente". In questa fase sarà utilizzato il vaccino a dose unica Johnson & Johnson, ma non è escluso che l'offerta possa cambiare. Tante le richieste di informazioni. "C'è grandissimo interesse, fin dai giorni scorsi, ma c'è veramente tantissima attesa". E nel caso di cancellazione di un appuntamento: "Stiamo organizzando sempre in collaborazione con la Regione Lazio, la famosa Lista Panchina, dove appunto se mancherà qualche paziente, riusciremo ad attingere". I farmacisti vaccinatori, hanno anche l'importante compito di intercettare i restii, quelli che ancora non hanno deciso. "C'è stata questa implicita ed esplicita richiesta da parte del Generale Figliuolo, appunto di recuperare quei pazienti che ancora non si sono vaccinati. Noi in farmacia ovviamente, vediamo tante persone, soprattutto soggetti fragili, ai quali chiediamo sistematicamente ormai, se hanno fatto il vaccino, se intendono farlo, se non vogliono farlo perché non vogliono farlo e ovviamente la nostra mission è quella di convincerli ad operare in questo senso e quindi farsi il vaccino".