Si ricomincia con la didattica a distanza il 7 gennaio nel Lazio, sui banchi gli studenti delle superiori dovrebbero rientrare l' 11, come deciso dal Governo, sempre che la condizione epidemiologica lo consenta, visto che al momento nella regione la curva dei contagi è in salita. Una situazione che invita alla prudenza e perché gli studenti possano tornare a scuola devono esserci determinate condizioni, l'elemento debole della catena è rappresentato, indubbiamente ancora dai trasporti pubblici. Ecco perché abbiamo chiesto che venisse rimodulato nelle grandi città a tutta la catena dei trasporti, che sembrerebbe diciamo migliorata rispetto alle condizioni precedenti. Aspetto su cui abbiamo lavorato, assicura l'Assessore regionale alla scuola di Berardino. Abbiamo definito una soluzione capace di andare incontro alla popolazione studentesca, riducendo l'orario da 60 minuti a 50 e in più abbiamo ragionato sullo scaglionamento degli orari. Disposti anche controlli più serrati, a Roma, negli snodi principali del trasporto pubblico locale, ai capolinea di bus e metro, considerati a rischio assembramento. Intanto ci si muove, anche sul fronte delle politiche sanitarie attive il governatore Zingaretti ha annunciato che da oggi gli studenti potranno sottoporsi al tampone, cosi come già avviene per insegnanti e personale scolastico. Tutte e tutti possono prenotarsi anche senza certificato medico per fare il tampone veloce nella rete dei drive-in della regione, perché bisogna tornare nelle classi, ma importante andarci con il massimo livello di sicurezza.