Il corpo di Eleonora, straziato da 30 coltellate, violenza ripetuta quasi meccanicamente su Daniele. L'autopsia racconta con particolari a tratti agghiaccianti la ferocia dell'assassino e avvalora, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la tesi dell'omicidio premeditato. Una vendetta studiata a tavolino, nulla viene lasciato al caso, nemmeno nella fuga. Ma chi può aver architettato tutto questo e soprattutto perché. Sicuramente qualcuno che conosceva Daniele De Santis ed Eleonora Manta che lunedì sera gli hanno aperto la porta del loro appartamento. Un vecchio fidanzato, oppure qualcuno legato all'attività professionale dell'arbitro che nella vita di ogni giorno faceva l'amministratore di condomini? Gli investigatori non lasciano trapelare nulla. Un silenzio che non aiuta a chiarire i dubbi su Andrea, il nome che Eleonora avrebbe pronunciato prima di essere uccisa. È quello dell'assassino, oppure la donna chiedeva aiuto al vicino che si chiama proprio così? L'uomo, naturalmente, è una delle tante persone sentite dagli inquirenti che continuano a setacciare la vita della coppia alla ricerca di elementi che consentano di risolvere il giallo.