Ora c'è anche un fascicolo della Procura di Milano sulla vicenda dei presunti fondi russi arrivati per finanziare il Carroccio, un'inchiesta affidata al pool di magistrati del Dipartimento Reati Economici Transnazionali, guidato dall'aggiunto Fabio De Pasquale con un'ipotesi di reato, precisa: corruzione internazionale. Il Partito di Matteo Salvini, è l'ipotesi, avrebbe trattato per ricevere decine di milioni di dollari dal Cremlino, una trattativa portata avanti a Mosca da Gianluca Savoini, leghista, presidente dell'associazione Lombardia Russia, al fine di ottenere finanziamenti che secondo i magistrati potrebbero essere arrivati fino a 65 milioni di dollari. Trattativa che però al momento non è dato sapere sia andata a buon fine o meno. L'indagine, nell'ambito della quale sono già state sentite alcune persone, nasce dopo alcune rivelazioni di organi di stampa e della vicenda, a Sky Tg24, aveva parlato poco tempo fa un importante esponente di Russia Unita. Nelle scorse ore, poi il sito americano Buzzfeed aveva pubblicato ampi stralci di alcune registrazioni, dalle quali emergerebbe come Savoini avrebbe incontrato alcuni russi per negoziare i termini di un presunto accordo per inviare milioni di dollari, frutto dei proventi del petrolio russo, al partito di Salvini, attraverso un canale segreto. L'incontro si sarebbe tenuto lo scorso 18 ottobre all' Hotel Metropol di Mosca. La Lega, dal canto suo, ha sempre negato di aver ricevuto soldi dall'estero e lo stesso Matteo Salvini lo ribadisce, minacciando querele. Mai preso un Rublo, un Euro, un Dollaro o un litro di vodka di finanziamenti dalla Russia.