Li chiamano sbarchi fantasma: i migranti viaggiano in piccole e anonime barche a vela che si confondono facilmente nel traffico estivo dei nostri mari. Arrivate in prossimità delle coste, pugliesi e calabresi soprattutto, le imbarcazioni vengono fatte sbarcare e abbandonate tra gli scogli oppure lasciate alla deriva dagli scafisti che trovano il modo di fuggire o di confondersi tra i migranti. Quella intercettata a 30 miglia dal Capo di Leuca dai mezzi del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e delle Sezioni Navali di Gallipoli e Otranto, dopo il mayday lanciato da bordo, aveva il timone bloccato. I finanzieri l'hanno scortata nel porto di Leuca dove i migranti sono stati fatti sbarcare e soccorsi e identificati. 66 persone in tutto, comprese donne e bambini, di nazionalità iraniana, afghana e irachena. Sul posto è arrivato anche il Pool Interforze Anti-Immigrazione che sta valutando la posizione di due uzbeki sospettati di essere gli scafisti. È il terzo fermo operato in Puglia dall'inizio della bella stagione. A fine maggio un'imbarcazione con 67 migranti a bordo era stata intercettata al largo di Mola di Bari. Qualche settimana dopo operazione analoga di Guardia di Finanza e Capitaneria di porto a poche miglia dalle coste di Otranto.