I bambini e la lettura non sono più così distanti, grazie ad una campagna che in poco tempo è cresciuta e coinvolge 15000 scuole. Si chiama “Io leggo perché” ed è dedicata a scuole e studenti. Funziona così. Si entra in libreria, si compra un libro che si ritiene adatto e si dona ad una scuola. Semplice. 3 milioni i bambini e ragazzi coinvolti. È un’iniziativa nazionale ormai alla sua quarta edizione. Organizzata e promossa dall'Associazione Italiana Editori l’iniziativa è cresciuta tantissimo nel tempo. È la più grande operazione di promozione della lettura mai fatta in Italia, mai realizzata, grazie alla generosità straordinaria degli italiani, delle famiglie, gli zii, i nonni, i nipoti, i genitori, che regalano libri alle scuole dei loro bambini. Per cui una cosa davvero che allarga il cuore alla speranza. Ma i bambini e i ragazzi come rispondono? Non finiscono a prendere polvere sugli scaffali. Vengono usati, ci giocano, li portano a casa, se li scambiano. Diventano davvero un elemento della loro vita quotidiana nelle scuole. Questa quarta edizione ha anche assunto un ruolo diverso, più istituzionale. Infatti quest'anno è diventata campagna di comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i media partner anche Sky. I più coinvolti, strano a dirsi, sono i piccoli delle materne. Su un totale di oltre 15000 scuole iscritte in Italia ben 5384 sono infatti scuole dell'infanzia, perché è fondamentale fin da piccoli capire l'importanza della lettura, come racconta ai bambini anche chi della lettura e della scrittura ha fatto un lavoro. Un grande contributo lo hanno nel tenere viva questa passione, nell’alimentarla, nell'individuare le cose giuste per i bambini. Cioè le cose adatte a ogni bambino le hanno sicuramente le scuole, le insegnanti. E allora da segnare sul calendario, dal 19 al 27 ottobre ricordarsi di donare un libro alle scuole.