Fortini tende invece anche nella saggistica a portare il lettore a un punto di rottura: di rottura con le convenzioni, con le morali correnti e cioè porlo di fronte a degli aut-aut che sono di natura squisitamente etica. Lui diceva: l'etica è il nome privato della politica. Una simbiosi diciamo molto lontana purtroppo dai nostri tempi.