Il piano per abbattere le liste di attesa nella sanità è stato approvato oltre 300 giorni fa. Si tratta del decreto legge 73 del 2024, che prevede misure urgenti per garantire ai cittadini le prestazioni sanitarie nei tempi indicati dalle classi di priorità prescritte dal medico e quelli previsti per l'accesso ai Lea, i servizi essenziali di assistenza. Per raggiungere questo obiettivo, il decreto prevede che ospedali e ambulatori pubblici e privati accreditati afferiscano ad un centro di prenotazione, un CUP regionale. Secondo i dati dell'ultima relazione della Corte dei Conti, però un quarto dei fondi stanziati per le liste di attesa nel periodo 2022-2023 non è stato speso per questo scopo ed è rimasto inutilizzato con differenze tra le varie regioni. La riforma sembra essere al palo per una buona parte e il braccio di ferro tra Stato e Regioni continua. L'ultimo scontro riguarda il Dpcm attuativo del decreto legge che prevede poteri sostitutivi di Roma in caso di serie inadempienze. Un provvedimento nevralgico rinviato al mittente dalle Regioni. Ora, dopo una fase di mediazione che durerà poco meno di 30 giorni, il Governo potrebbe decidere con una delibera motivata ad autorizzare l'adozione del Emanuele Ambrosino, Sky TG 24. .