"Lei sta raccontando un particolare molto interessante cioè che Giovanni Aiello e suo marito si sono incontrati allo svincolo della Roma-Napoli, se non sbaglio, il giorno prima della strage del 1993 a Firenze, me lo può raccontare che cosa ha visto?" "Allora, quella sera rientro e lo dovevo accompagnare allo svincolo della Roma-Napoli, c'era il suo amico e collega che lo aspettava e quando l'ho accompagnato c'era una Mercedes scura che l'aspettava, c'era questo signore con una donna bionda vicino e un'altra mora alta dietro e allora lui è sceso, dopo io l'ho chiamato, dico scusa ma chi sono questi? Quella vicino è la segretaria del mio amico, Antonella, e quella dietro è una mia collega dei servizi segreti." "Secondo lei le due donne, Antonella, l'altra invece come si chiamava?" "Lui la chiamava cipollina" "Quindi cipollina è un soprannome?" "Un soprannome, delle volte Nina." "Lei quelle due donne sapeva come si chiamavano, le ha identificate, le conosceva?" "Quell'Antonella, Virginia e quella cipollina, Rosa." "Me la descriverebbe Virginia, la segretaria Antonella di Giovanni Aiello? Come era fatta fisicamente, l'altezza..." "Allora Virginia era non tanto alta e più alta era la Rosa, non magra, i capelli chiari, biondi, a caschetto." "L'ha mai sentita parlare?" "Parlare l'ho sentita in salone con un accento meridionale." "Secondo lei campano, calabrese, come?" "Campano." "Rosa invece l'ha mai sentita parlare?" "Del nord parlava." "Quindi Rosa aveva un accento del nord." "Sì, sì." "Un mese dopo la bomba di Firenze" "Sì, sempre la sera ritorno, ha detto guarda mi devi accompagnare allo svincolo e dico un'altra volta? Dice sì perché dobbiamo andare a Milano a fare dei rilievi, degli accertamenti e l'ho accompagnato, questa volta mi ero accostata lì dietro e stavano con una Bmw chiara e c'erano sempre le stesse persone.".