Famiglia e cultura, io credo che siano i grandi antidoti all'odio sociale. Quell'odio virale che si scatena all'improvviso sui social e che porta giovani, ragazzi, persone che dovrebbero essere percorse da sentimenti diversi a coltivare le strade dell'odio. Perché nella nostra società la violenza è diventato un sentimento virale, un sentimento che si diffonde. Certamente i social lo moltiplicano e io credo che il giornalismo, un buon giornalismo oggi abbia una grande responsabilità, che è quella di ritornare alle notizie enunciate in forma corretta. Alle notizie che invitano al dialogo piuttosto che all'odio o alla battaglia. Noi abbiamo riscoperto il valore del giornalismo attraverso il disvalore dei social che incitano alla violenza.