I casi di Covid sono tornati verso quota 100mila, un numero che non si registrava dallo scorso 8 febbraio. Un incremento repentino testimonia come la pandemia continui a viaggiare sui valori elevati, in Italia come in molti paesi europei, tanto che il direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità Hans Kluge ha detto che Italia, Germania, Francia e Regno Unito hanno revocato troppo brutalmente le misure anticovid. "Dobbiamo tenere alto il livello d'attenzione, come ho sempre detto la pandemia non è finita, abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa in modo particolare il dato delle vaccinazioni è un dato molto incoraggiante ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare a avere un'attenzione, in modo particolare l'utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi, per chi non l'ha fatta, e anche la prima per chi non ha fatto neanche la prima." Nel Lazio si arriva a 11.172 nuovi contagi, quasi la metà 5091 solo a Roma. "É zona bianca come il resto del del Paese, c'è un incidenza al di sotto dei 1000 casi però probabilmente sarà anche destinata a crescere perché Omicron 2 è molto più contagiosa ma da un punto di vista di pressione sulla rete ospedaliera non ci sono al momento difficoltà." É presto per dire sia un colpo di coda o se si tratti di una nuova ondata, per capirlo dovremo aspettare almeno fino a Pasqua. L'importanza della campagna vaccinale resta comunque fondamentale, la possibilità che si arrivi ad ampliare la platea per la somministrazione della quarta dose sarà al centro di una riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco giovedì. "Già in questo momento la quarta dose, il secondo richiamo può essere fatto da tutti gli immunocompromessi e quindi è importante che lo facciano e poi valuteremo nei prossimi giorni, nel confronto con la nostra comunità scientifica, se estendere anche a delle fasce generazionali più avanzate.".























