Meno restrizioni, più senso di responsabilità anche visti i numeri. Sono circa 70 mila i nuovi casi registrati, ma la curva, assicura l'Istituto Superiore di Sanità, va stabilizzandosi grazie a quel 92% di vaccinati. Dal 1 aprile le regole sono cambiate, al lavoro si può di nuovo entrare con un tampone negativo, non è necessario più il Green Pass rafforzato, viene meno anche l'obbligo del vaccino per gli over 50, che resta per insegnanti e Forze dell'Ordine fino al 15 giugno e per i sanitari fino a dicembre. Gli insegnanti non vaccinati lavoreranno, ma non a contatto con gli alunni. Il Green Pass rafforzato non serve più all'aperto nei bar e nei ristoranti e per viaggiare su treni, aerei, pullman e navi basterà quindi il Green Pass base, mentre resta l'obbligo del Green Pass rafforzato fino al 30 aprile e della mascherina FFP2 per teatri, cinema, concerti, feste al chiuso, discoteche, palestre, piscine, eventi sportivi al chiuso e sport di contatto. Nessuna certificazione invece per il trasporto locale, dove resta l'obbligo della mascherina FFP2. Mascherina anche chirurgica, obbligatoria nei luoghi chiusi per il momento fino al 30 aprile. Ma il nodo vaccini resta, con il 16% di non vaccinati. Intanto, spiega il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, bisogna andare avanti con le dosi booster e la quarta dose per gli immunodepressi. "A fronte di 49 milioni di persone che hanno ricevuto il ciclo vaccinale completo, siamo a 39 milioni di soggetti che non hanno ricevuto la dose booster. Di questi, 5 milioni di fatto hanno sviluppato delle infezioni da SARS-CoV-2 nelle sue varie varianti declinate, ma ci sono almeno 5 milioni di persone che sarebbero eleggibili a ricevere la dose booster, che è straordinariamente importante, e spendo un'altra parola anche per i soggetti immunodepressi, perché a oggi solamente l'8% di essi ha ricevuto la quarta dose, che per loro funziona come dose booster o dose di richiamo".